Compare Items
Please, add items to this compare group or choose not empty group
Canone RAI in bolletta: come funziona

Canone RAI in bolletta: come funziona

Il Canone RAI è da sempre uno dei tributi più dibattuti in Italia, essendo una delle poche tasse obbligatorie per la fruizione dei contenuti televisivi pubblici.  

Nel corso degli anni, la sua modalità di riscossione ha subito diverse trasformazioni. Dal 2016, una delle novità più significative è stata l’inclusione del Canone RAI nella bolletta dell’energia elettrica, una misura volta a semplificare il pagamento e ridurre l’evasione fiscale.  

In questo articolo, esploreremo gli aspetti decisivi di questa tassa: vedremo nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona, le esenzioni previste e le implicazioni in caso di mancato pagamento. 

Tabella dei Contenuti

Cos’è il canone RAI  

Il Canone di abbonamento RAI è un’imposta obbligatoria prevista per il possesso di un apparecchio in grado di ricevere segnali terrestre o satellitare di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva. Pagato all’Agenzia delle Entrate, include anche una componente destinata alla tassa di concessione governativa e all’IVA, che viene raccolta dallo Stato.  

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una tariffa per l’accesso ai soli canali RAI, ma di un vero e proprio tributo statale dovuto per il semplice possesso di una TV. 

Questo significa che anche chi guarda esclusivamente canali privati come Mediaset, La7, Sky o altre emittenti locali è tenuto al pagamento del Canone RAI.  

 

Canone RAI in bolletta: da quando e come funziona  

Dal 2016 il Canone RAI è incluso nella bolletta dell’energia elettrica. Questo metodo di addebito automatico sostituisce le modalità di pagamento precedenti, dove gli utenti dovevano effettuare versamenti ad hoc.  

Come funziona l’addebito in bolletta? L’addebito viene applicato a tutti i clienti titolari di un’utenza di fornitura elettrica domestica residenziale. Non è necessario effettuare alcuna operazione o compilare moduli, l’importo viene addebitato automaticamente ed è da corrispondere con il metodo di pagamento prescelto e segnalato sul contratto. 

 

A quanto ammonta il valore del canone RAI?  

Il valore del canone è stato ridotto nel tempo, con l’obiettivo di rendere la tassa meno onerosa per i cittadini, facilitando al contempo la raccolta tramite l’addebito in bolletta. In passato, la tassa era più elevata, ma la misura di includerlo nella bolletta ha anche contribuito a contrastare l’evasione permettendone una riduzione.  

Dunque, il Canone RAI per uso domestico residenziale è attualmente fissato a 70 euro all’anno. Questo importo viene suddiviso in dieci rate mensili di 7 euro ciascuna, da gennaio a ottobre. Nel caso di bollette bimestrali, l’addebito avviene con un importo di 14 euro per ogni fattura. 

 

Chi è esonerato dal pagamento del canone RAI?  

L’esenzione dal pagamento del Canone RAI è prevista per diverse categorie di cittadini. 

  • I cittadini over 75 con un reddito annuo familiare non superiore a 8.000 euro e senza conviventi con reddito proprio. L’esonero si applica solo per l’abitazione di residenza e richiede la presentazione di una dichiarazione sostitutiva. Se il 75° anno è stato compiuto entro il 31 gennaio, l’esonero copre l’intero anno, se invece viene compiuto dal 1° febbraio al 31 luglio, si applica solo per il secondo semestre.  
     
  • I cittadini senza televisore. Questi possono evitare l’addebito del canone in bolletta presentando una dichiarazione sostitutiva di non detenzione. Il documento firmato deve essere presentato tra il 1° luglio e il 31 gennaio per l’esonero dell’anno successivo, oppure tra il 1° febbraio e il 30 giugno per l’esonero del secondo semestre. 
     
  • Le categorie esenti per convenzioni internazionali come agenti diplomatici, funzionari consolari, funzionari di organizzazioni internazionali e personale NATO di cittadinanza non italiana residente nel nostro Paese. 
     
  • Gli eredi. Non sono tenuti a corrispondere il canone per l’abitazione del genitore defunto a patto che dichiarino l’assenza di apparecchi televisivi nell’abitazione, dove l’utenza elettrica è ancora attiva. 

 

È possibile non pagare il canone RAI?  

Se ti stai chiedendo come non pagare il Canone RAI in bolletta, devi sapere che non è un’opzione possibile, se possiedi un apparecchio televisivo in grado di ricevere i canali TV. Il canone, infatti, è un tributo obbligatorio per tutti i residenti in Italia che detengono un apparecchio televisivo, a prescindere dal fatto che lo utilizzino o meno. Nei casi visti sopra, per richiedere l’esenzione è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva, le modalità e i moduli per la presentazione della domanda sono disponibili sul sito web dell’Agenzia delle Entrate

 

Cosa succede se non pago il canone RAI in bolletta  

A fronte del Canone RAI non pagato, ti verranno applicate delle sanzioni così strutturate: 

  • Sanzione amministrativa 
    La sanzione amministrativa per il mancato pagamento del canone RAI è compresa tra 103,29 € e 516,45 €. L’importo viene determinato in base a diversi fattori, tra cui il periodo di mancata corresponsione e il numero di apparecchi televisivi non regolarizzati. 
     
  • Sospensione dei servizi RAI 
    In alcuni casi, la mancata regolarizzazione del canone RAI nella bolletta della luce può comportare la sospensione dei servizi RAI, ovvero l’impossibilità di riceverne i canali televisivi. Questo può avvenire tramite l’oscuramento del segnale televisivo o la disattivazione della smart card. 
     
  • Recupero coattivo del credito 
    Se non provvedi a pagare il canone RAI e la relativa sanzione, l’Agenzia delle Entrate può avviare il recupero coattivo del credito, ovvero l’esecuzione forzata del pagamento tramite l’iscrizione a ruolo e il pignoramento dei beni. 

In sostanza, il pagamento del canone RAI è un obbligo fiscale la cui evasione è punita dalla legge. 

 

Cambio fornitore e canone RAI: cosa succede 

Quando si cambia il fornitore di energia elettrica, il pagamento del Canone Rai in bolletta continua senza interruzioni o necessità di ulteriori comunicazioni da parte dell’utente. Questo processo è facilitato dal Sistema Informativo Integrato (SII) dell’Autorità per l’Energia, che gestisce lo scambio di informazioni tra le diverse compagnie elettriche e l’Agenzia delle Entrate. 

Grazie al SII, l’Agenzia delle Entrate riceve tutte le informazioni sulle variazioni nei contratti di energia elettrica, permettendo di monitorare e regolare l’addebito del canone Rai. Tuttavia, nonostante questo sistema automatizzato, possono verificarsi errori. Perciò, è responsabilità dell’utente controllare la correttezza dei pagamenti effettuati e, in caso di anomalie, consultare la sezione dedicata al Canone TV sul sito dell’Agenzia delle Entrate per ulteriori istruzioni e chiarimenti. 

 

Canone RAI: chi deve pagarlo con il modello f24? 

Se nessun membro della famiglia anagrafica tenuta al pagamento del canone è titolare di un contratto di fornitura elettrica domestica residenziale, il canone non può essere addebitato in bolletta. In questi casi, il saldo deve essere effettuato utilizzando il modello F24, entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. 

Il Canone Rai rappresenta un tributo obbligatorio per i possessori di un apparecchio televisivo in Italia. Grazie alla sua inclusione nella bolletta, il pagamento avviene in modo automatico, semplificando le procedure per gli utenti. Ricorda che è fondamentale prestare attenzione alla correttezza dei versamenti, verificando eventuali errori e seguendo le procedure indicate dall’Agenzia delle Entrate in caso di controversie o esenzioni. 

Share: