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Consumo piano induzione: a quanto ammonta e perché conviene

Consumo piano induzione: a quanto ammonta e perché conviene

Le preoccupazioni per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale crescono ogni giorno che passa. In tale contesto, il piano induzione viene visto come soluzione tecnologicamente avanzata e conveniente.  

In questo articolo, parleremo del consumo energetico di un piano di cottura a induzione e analizzeremo perché rappresenta una scelta vantaggiosa sia in termini di costi che di impatto ambientale

Tabella dei Contenuti

Tipologie di piano induzione 

Le piastre a induzione si distinguono principalmente per il numero di zone di cottura, le dimensioni e le funzionalità aggiuntive. I modelli più comuni sono quelli a 2, 4 e 5 fuochi. Le dimensioni variano da piani compatti, ideali per piccoli spazi e singoli, a quelli più estesi, preferiti dalle famiglie numerose o da chi ama cucinare con largo spazio a disposizione.  

Alcuni piani a induzione sono dotati di funzionalità avanzate come il controllo della temperatura, il blocco di sicurezza per bambini, o la connessione a dispositivi intelligenti per gestirlo da remoto tramite app. La scelta del piano a induzione dipende anche dal tipo di installazione (a incasso o libera installazione). 

 

Quanto consuma un piano a induzione 

Il consumo energetico di un piano induzione dipende dal modello e dalla potenza. In linea generale, i piani a induzione vengono considerati più efficienti rispetto ai tradizionali piani elettrici o a gas perché si riscaldano più rapidamente e perché indirizzano quasi tutto il calore prodotto direttamente sul fondo della pentola. In questo modo, la dispersione di calore è minore. Per quanto riguarda il costo operativo, la tecnologia a induzione riesce a ridurre il consumo energetico in cucina fino al 50% rispetto ai metodi tradizionali. 

A determinare il livello di consumo di un piano a induzione è il numero di zone di cottura utilizzate e la gestione del calore. Piani che posseggono più “fuochi” o aree di cottura tendono a consumare più energia quando vengono utilizzati contemporaneamente. Ciononostante, c’è la possibilità di regolare in modo preciso la temperatura e la potenza su ogni singolo fuoco, così da ottimizzare il consumo

 

Quanto consuma un piano a induzione a 4 fuochi 

Prendiamo come esempio un piano a induzione a 4 fuochi con una potenza massima di 7.400 watt. Se utilizziamo tutte e quattro le zone contemporaneamente a potenza massima per un’ora, il consumo sarà di circa 7.4 kWh.  

Nella vita quotidiana, però, raramente vengono utilizzate tutte le zone al massimo della potenza per così tanto tempo. Invece, all’atto pratico, si usano quasi sempre una o due zone per brevi periodi di tempo (es. 10-15 minuti per far bollire l’acqua, seguiti dal calore più basso per mantenere in cottura).  

In questo scenario del genere, il consumo complessivo potrebbe ridursi notevolmente, fermandosi su circa 0.5-1.5 kWh. Ciò dimostra quanto l’efficienza di un piano a induzione possa incidere positivamente sul consumo energetico complessivo e, di conseguenza, sulla bolletta elettrica

quanto consuma un piano a induzione a 4 fuochi

Pro e contro del piano cottura a induzione 

Come ogni tecnologia, i piani di cottura a induzione presentano sia pro che contro. I vantaggi sono:  

  • Efficienza Energetica: l’energia viene usata in modo più efficace rispetto ai piani cottura a gas o elettrici tradizionali, riducendo così i consumi energetici. 
  • Velocità: riescono a riscaldare le pentole e le padelle molto rapidamente. 
  • Controllo della temperatura: offrono un controllo più preciso della temperatura, il che è particolarmente vantaggioso per le pietanze che richiedono una cottura più delicata. 
  • Sicurezza: le superfici rimangono relativamente fredde al tocco, riducendo il rischio di scottature. Inoltre, molti modelli sono dotati di sistemi di spegnimento automatico se non rilevano la presenza di pentole. 

  • Facilità di pulizia: senza fiamme o elementi riscaldanti esposti, la superficie liscia dei piani a induzione può essere pulita con facilità. 

Invece, gli svantaggi sono: 

  • Costo: l’installazione può essere più costosa rispetto ad altre opzioni. 
  • Necessità di stoviglie compatibili: non tutte le pentole e padelle sono adatte per la cottura a induzione; quindi, è necessario utilizzare stoviglie che contengano ferro magnetico
  • Consumo di energia in standby: quando non in uso, alcuni modelli possono consumare energia elettrica anche se in quantità minime. 
  • Riparazioni: possono essere più complicate e costose rispetto ai piani cottura tradizionali. 

 

Piano a induzione: si risparmia davvero? 

L’efficienza energetica dei piani a induzione porta molti a chiedersi se questo tipo di tecnologia possa effettivamente tradursi in un risparmio economico notevole. 

Da quello detto finora, emerge che i piani di cottura a induzione consumano meno energia rispetto a quelli tradizionali. Quindi, la bolletta sarà meno onerosa. Tuttavia, va anche considerato il costo iniziale di acquisto e installazione, che può essere ammortizzato nel tempo economizzando sui consumi. Il risparmio è particolarmente evidente per chi cucina spesso, o in case dove il costo dell’elettricità è elevato. 

I piani a induzione sono anche sostenibili. Utilizzando l’energia nel modo corretto, riducendo soprattutto il rilascio di calore nell’ambiente, il contributo contro il riscaldamento globale è notevole. Inoltre, la longevità e la minor frequenza di sostituzione dei piani a induzione portano inevitabilmente a un ulteriore risparmio a lungo termine, nonostante il maggiore investimento iniziale. 

 

Consigli per ottimizzare l’uso del piano a induzione 

Per massimizzare i vantaggi del piano a induzione, basta seguire alcuni semplici consigli: 

  • Scelta delle pentole giuste: è importante usare pentole che abbiano un fondo ferromagnetico adatto all’induzione. Verificarne la compatibilità guardando i simboli sul fondo o utilizzando un magnete. Se si attacca, la pentola è adatta. 
  • Pulizia e manutenzione: mantenere il piano di cottura pulito significa garantire un migliore trasferimento di calore. La superficie liscia dei piani a induzione rende la pulizia particolarmente semplice. 
  • Regolazione della potenza: i controller molto precisi della temperatura consentono di evitare sprechi di energia. 
  • Utilizzo parallelo: se possibile, utilizzare più zone di cottura simultaneamente, sfruttando al massimo la potenza.  

F.A.Q. sui piani a induzione

Il piano a induzione e il piano elettrico rappresentano due tecnologie diverse per la cottura. Il piano elettrico utilizza resistenze che si riscaldano per conduzione, irradiando calore direttamente sulla pentola, mentre il piano a induzione produce un campo magnetico che genera calore direttamente sul fondo delle pentole che devono essere in materiale ferromagnetico.  

La potenza richiesta da un piano a induzione può variare in base al modello e alla dimensione. In linea generale, la maggior parte dei piani a induzione in vendita si attesta su una potenza che va dai 3 kW ai 7 kW.  

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