La bolletta dell’energia elettrica contiene diverse informazioni di cui il consumatore ha bisogno per controllare i costi della propria utenza elettrica. Una di queste informazioni è il codice POD, visibile all’interno del proprio contatore e nelle bollette già ricevute. In questo articolo, parleremo di cosa è il codice POD, dove si trova sulla bolletta e quando serve.
Tabella dei Contenuti
Cosa è il codice POD?
Il codice POD, acronimo di “Point of Delivery” o, in italiano, “Punto di prelievo dell’energia elettrica”, è un codice identificativo unico che si riferisce alla fornitura di energia elettrica presso un determinato indirizzo. Il codice POD è assegnato dal gestore di rete (ENEL Distribuzione, Acea Distribuzione, Edison Energia, ecc.) e rappresenta univocamente il punto di prelievo dell’energia elettrica. Ciò significa che al codice è associato un luogo ben preciso, dal quale l’energia viene prelevata.
Il codice POD è composto da 14 cifre e lettere:
- Codice nazione: in Italia, inizia sempre con la sigla IT;
- Codice distributore: tre numeri che fanno riferimento al distributore locale di energia elettrica;
- Codice servizio: una lettera E;
- Codice punto di prelievo: sono 8 numeri che identificano il punto dal quale l’energia viene prelevata;
- Chiave di controllo: un numero opzionale, che potrebbe anche essere omesso.
Un codice POD ipotetico, ad esempio, potrebbe essere: IT 000 E 12345678 (2).
Questo codice identifica il punto fisico dal quale l’energia viene prelevata per arrivare al cliente finale e non viene modificato quando cambiamo fornitore, perché è associato all’area geografica e non dipende da chi fornisce l’energia elettrica. Il codice POD è associato a una specifica utenza e consente ai gestori di rete di identificare il cliente e di registrare con precisione i consumi.
È importante non confondere il codice POD con:
- Il codice PDR: mentre il codice POD indica il punto in cui l’energia viene presa, il codice PDR indica il punto in cui lil gas viene consegnato. PDR, infatti, sta proprio per “punto di riconsegna” ed è come il POD un codice univoco di 14 cifre. Anche questo codice non subisce modifiche nel momento in cui si decide di cambiare fornitore;
- Il codice cliente: è assegnato direttamente dal fornitore, per cui cambia ogni volta che stipuliamo un contratto con un gestore differente;
- Matricola del contatore: è un codice univoco che serve ad identificare il nostro contatore di luce e gas. Proprio per questo, viene modificato solo nel momento in cui il contatore stesso viene sostituito.
Dove si trova il codice POD?
In genere, questo codice viene assegnato al cliente nel momento di allacciamento, cioè quando l’abitazione viene collegata alla rete nazionale di energia e il contatore è ormai installato. Viene comunicato direttamente dalla società di distribuzione che si occupa della gestione della zona nella quale si trova la casa.
Possiamo ritrovare il codice in diversi modi:
- Nella bolletta della luce: in genere nella prima pagina, sotto la voce “Dati della fornitura” e similari;
- Nel contratto: sempre all’interno della sezione “dati della fornitura”;
- Nell’area clienti o app del fornitore.
Si tratta, infatti, di uno degli elementi obbligatori da mostrare nelle fatture, per cui non può essere omesso dalla bolletta della luce. L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), stabilisce tutti gli elementi ai quali il consumatore deve avere facile accesso per poter capire al meglio il proprio consumo e le tariffe che vi sono applicate ed il codice POD rientra fra questi.
In alcuni casi, è anche possibile ritrovare il codice sul contatore elettrico, ma spesso ciò che vediamo è soltanto la parte finale del POD. Per questo, sarebbe ottimale far sempre riferimento alla bolletta o al contratto con il proprio fornitore di energia elettrica.
Se si possiede un contatore elettronico, è possibile premere diverse volte il contatore per verificare il codice, nonostante appunto nella maggior parte dei casi vengono mostrate soltanto le ultime 8 cifre.
Come trovare il codice POD senza bolletta
Ci sono diversi modi che consentono di risalire al proprio POD anche senza avere accesso ad una bolletta, nonostante questo sia il metodo più rapido ed efficace. Se si ha una fornitura attiva, si può contattare il proprio fornitore per richiedere il codice, oppure verificarlo all’interno della propria area clienti online sul sito del gestore.
Se non si ha una fornitura attiva, invece, occorre recuperare il proprio codice cliente dal contatore e contattare il distributore locale per richiederlo. In questo caso, occorre inviare una richiesta scritta che contenga: i dati anagrafici, l’indirizzo di fornitura e il codice cliente.
Quando serve il codice POD?
Il POD è necessario in diverse occasioni. Ad esempio, se si intende cambiare fornitore di energia elettrica, è un elemento fondamentale per il trasferimento della fornitura. Inoltre, il codice è richiesto anche per effettuare l’allaccio alla rete elettrica in caso di nuove utenze o quando si intende trasferire la propria utenza da un luogo all’altro.
È inoltre utile per verificare i dati relativi alla propria utenza elettrica, come la potenza impegnata e i consumi registrati. Questi dati sono importanti per valutare la propria bolletta elettrica e per effettuare eventuali cambiamenti per ridurre i costi dell’energia.
Molto spesso, infatti, questo codice viene utilizzato quando vengono riscontrate anomalie nei consumi e si intende procedere con una contestazione sulla bolletta. Essendo direttamente collegato al luogo dal quale viene prelevata l’energia elettrica o il gas, consente di verificare se ci siano o meno delle problematiche nella fatturazione e di agire nel miglior modo possibile.
Il codice POD è un codice univoco, proprio per questo resta invariato nel tempo anche se si cambia gestore o si fa un subentro o una voltura. Di norma, il primo codice viene assegnato nel momento in cui viene installato il contatore perché rappresenta il momento nel quale l’energia elettrica dell’abitazione viene allacciata alla rete nazionale.
Nel momento in cui questo codice viene associato ad un codice fiscale, è possibile avviare le pratiche per un cambio di fornitura. Proprio per questo è importante non comunicarlo dopo i contatti promozionali se non si desidera cambiare gestore e senza prima aver svolto ricerche accurate, in quanto spesso il rischio è quello di ritrovarsi con un nuovo contratto senza volerlo.