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Guida pratica alla voltura della fornitura di energia 

Guida pratica alla voltura della fornitura di energia 

La voltura è una pratica avviata nel momento in cui si richiede di modificare il nominativo della persona alla quale sono intestate le utenze di luce e gas, quindi l’intestatario, evitando che le forniture vengano interrotte.

Spesso è una procedura che viene avviata durante un trasloco o trasferimento, quando si diventa il nuovo proprietario di un immobile e quindi si rende necessario il cambio dell’intestatario sulle bollette di luce e gas. Scopri tutto quello che c’è da sapere all’interno di questa guida pratica alla voltura della fornitura di energia elettrica!

Tabella dei Contenuti

Cos’è la voltura dell’energia?

 

La voltura viene eseguita quando si decide di modificare l’intestatario del contratto di luce o gas evitando che la fornitura venga interrotta. Ad esempio, si rende necessaria nel momento di decesso dell’attuale intestatario: se si desidera comunque continuare ad usufruire dell’energia elettrica senza interruzioni, sarà necessario che l’intestatario del contratto e quindi delle utenze venga modificato attraverso una voltura.

Questa procedura, infatti, non prevede l’interruzione della fornitura, quindi le caratteristiche contrattuali rimangono le stesse ed è previsto soltanto un cambio di intestatario.

Molto spesso la voltura viene confusa con il subentro, che però prevede che il contatore sia prima bloccato dai precedenti inquilini o proprietari dell’immobile e poi riattivato in seguito all’arrivo di un nuovo inquilino o proprietario.

Con questa pratica si richiede di fatto al fornitore di cambiare il nome della persona a cui è intestato il contratto e di conseguenza anche le bollette relative alla fornitura. Quando si cambia casa, è facile capire se sarà necessario un subentro o una voltura: è sufficiente verificare se nell’abitazione è presente energia e quindi il contatore della luce è funzionante. Se quando viene azionato rimane su, indica che all’interno dell’appartamento è presente energia e quindi sarà sufficiente avviare una voltura. Se invece il contatore scatta e la leva si riposiziona giù, allora sarà necessario fare un subentro perché la fornitura è stata interrotta.

La voltura è una pratica molto veloce, in genere realizzata entro 4 giorni come quanto previsto dall’ARERA.

Quanto costa fare una voltura?

Il prezzo della voltura è differente a seconda che si tratti di mercato libero o mercato tutelato. Il mercato libero dell’energia prevede che i clienti scelgano in libertà e autonomia il proprio fornitore e le condizioni economiche del contratto vengono stabilite direttamente tra le due parti senza l’interfaccia con l’Autorità.

 

Nel mercato libero ogni fornitore può decidere di applicare dei costi aggiuntivi per la gestione delle proprie pratiche, oppure di stabilire dei prezzi fissi. Alcuni dei fornitori principali di energia all’interno del mercato libero, ad esempio, sono Acea, A2A, Enel, Edison, Engie, Iren, Eni Plenitude, Sorgenia.

In questa tipologia di mercato, il costo della voltura si articola in più elementi:

 

  • Un contributo amministrativo da destinare al distributore locale, pari a circa 25€ + IVA;
  • Il costo per la prestazione commerciale a cui si aggiunge anche l’IVA, che viene definito dal fornitore e cambia per ognuno di essi;
  • L’imposta di bollo di 16€, prevista dalla legge e che spesso però non viene addebitata nel caso di voltura.

Il mercato tutelato, invece, prevede che le condizioni economiche e contrattuali di luce e gas vengano stabilite dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ogni tre mesi. Fanno parte di questo mercato i clienti che non hanno mai modificato il proprio fornitore di energia elettrica o che semplicemente non hanno stipulato un contratto con i principali player nel mercato libero.

In questo caso, invece, il costo della voltura è fisso per tutti e si compone di:

 

  • Un contributo fisso da destinare al distributore locale, sempre pari al 25,88€ + IVA;
  • Un contributo fisso con un costo sempre di 23€ + IVA;
  • L’imposta di bollo di 16€, che in questo caso è sempre prevista e addebitata.

In genere, l’IVA applicata è del 22% per cui nel caso di voltura nel mercato tutelato il costo si aggira intorno ai 77€. In alcuni casi, potrebbe essere previsto anche un deposito cauzionale pari a 11,5€ per ogni kW di energia elettrica fino ad un massimo di 34,5€.

couple are moving to new apartment.

Quanto costa fare una voltura con Enel?

Ad esempio, nel caso di Enel il costo della voltura prevede:

  • 51€ di oneri amministrativi per la distribuzione + IVA;
  • 23€ per la prestazione commerciale + IVA;
  • 16€ imposta di bollo.

In alcuni casi, potrebbe anche essere richiesto un deposito cauzionale, rilasciato nel momento di chiusura della pratica. Tuttavia, qualora si decidesse di utilizzare come metodo di pagamento la domiciliazione bancaria o postale, allora non sarà richiesto alcun tipo di deposito precedentemente.

Quanto costa fare una voltura con Eni Plenitude?

Eni Plenitude, invece, prevede costi differenti per effettuare una voltura. In particolare, il totale si compone di:

  • Un contributo fisso per il distributore locale, pari a 20€ + IVA;
  • Un contributo per la gestione della pratica di 35€ + IVA;

Anche in questo caso potrebbe essere previsto un deposito cauzionale, nel momento in cui si decide di pagare attraverso un bollettino postale. Rispettivamente, il deposito sarà di 11,50€ per ogni kW di potenza.

 

Quanto costa fare una voltura con Sorgenia?

Nel caso di Sorgenia, il costo è regolato dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti) ed è così composto:

  • 25,20€ + IVA come contributo per il distributore locale;
  • 23€ + IVA di contributo per la gestione della pratica;
  • 16€ imposta di bollo.

Quanto costa fare una voltura con A2A?

A2A prevede un costo fisso che si aggira intorno ai 49€ a cui occorre aggiungere l’IVA. Nello specifico, il costo totale prevede:

  • 25,88€ + IVA come contributo da destinare al distributore locale che rientra negli oneri amministrativi;
  • 23€ + IVA di contributo per la gestione della pratica;

Anche per A2A potrebbe essere richiesto un deposito cauzionale se il pagamento viene effettuato con bollettino. Invece, per quanto riguarda l’IVA è pari al 10% per la voltura della luce.

Quanto costa fare una voltura con Edison?

Anche Edison ha dei costi molto simili ai precedenti fornitori. In particolare, il costo totale si compone di:

  • 25,88€ + IVA come contributo legato ai costi amministrativi per il distributore locale;
  • 23€ + IVA di contributo come costo di gestione.

Chi deve fare la voltura dell’utenza?

La voltura deve sempre essere effettuata da chi richiede che le utenze gli siano assegnate, per cui è sempre la persona a cui saranno intestate le nuove utenze che deve richiederla. È di competenza del nuovo inquilino verificare che la voltura sia avviata e vada a buon fine.

Può succedere che in alcuni casi il nuovo inquilino non proceda con la voltura. Importante è comunque che la pratica venga avviata, così da fare in modo che le nuove bollette siano intestate a lui. Se non dovesse iniziare la procedura, allora sarà l’intestatario dell’immobile a pagare la bolletta finché non verrà svolta la voltura.

Successivamente al pagamento, il proprietario dell’immobile potrebbe richiedere un rimborso di quanto pagato e se l’inquilino non dovesse riconoscere questo importo è possibile procedere con un decreto ingiuntivo ed, eventualmente, procedere con la rescissione del contratto.

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