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Il Servizio Elettrico Nazionale chiude: cosa fare

Il Servizio Elettrico Nazionale chiude: cosa fare

Il Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ha sempre rappresentato un pilastro essenziale nell’erogazione di energia in Italia. La sua chiusura potrebbe generare incertezza e preoccupazione tra i consumatori sul futuro della loro fornitura di energia elettrica. In tali circostanze, è importante comprendere le misure e le azioni necessarie per garantire un accesso continuo all’elettricità. Quindi, cosa fare quando il Servizio Elettrico Nazionale chiude? Quando scatta l’obbligo verso il mercato libero?

Tabella dei Contenuti

Cos’è il SEN (Servizio Elettrico Nazionale)?

Con la liberalizzazione del mercato e con le politiche unbundling stabilite dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) tra il 2015 e il 2016, c’è stata una divisione delle società con un cambio di nominativo:

 

  • da Enel Servizio Elettrico a Servizio Elettrico Nazionale; 
  • da Enel Distribuzione a E-Distribuzione. 

 

Il Servizio Elettrico Nazionale (SEN) è un sistema che assicura la fornitura di energia elettrica in Italia. È gestito da un’azienda pubblica chiamata Terna, che si occupa della trasmissione dell’energia elettrica sul territorio nazionale, garantendo il corretto funzionamento della rete di trasmissione ad alta tensione.

Il SEN è responsabile della gestione della rete di trasmissione nazionale, il cui scopo è garantire che l’energia elettrica prodotta dai vari impianti di generazione (come centrali elettriche, impianti di energia rinnovabile, ecc.) venga trasportata in modo efficiente e sicuro fino ai punti di distribuzione e consumo. Opera in stretta collaborazione con i diversi operatori del settore energetico, inclusi produttori, distributori e fornitori di energia, per garantire che l’elettricità arrivi agli utenti finali, sia domestici che industriali, in modo affidabile e continuativo. Regola anche l’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica, coordinando le operazioni di trasmissione e mantenendo la stabilità della rete elettrica nazionale.

È importante sottolineare che il SEN è separato dal mercato libero dell’energia elettrica, dove gli utenti hanno la possibilità di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e la tariffa più adatta alle proprie esigenze. Il SEN, invece, si occupa principalmente della gestione della rete di trasmissione e della garanzia di accesso all’energia elettrica a livello nazionale. 

Il Servizio Elettrico Nazionale chiude ad aprile 2024 e non sarà più possibile scegliere il servizio di maggior tutela: scatterà l’obbligo verso il mercato libero.

Cosa fare quando il Servizio Elettrico Nazionale chiude?

Il Servizio Elettrico Nazionale chiude dal momento in cui viene abolito il servizio di maggior tutela, dato che non potrà più avere clienti. Chi è cliente SEN dovrà quindi trovare un’altra soluzione entro il prossimo aprile in modo da scegliere il fornitore che preferisce, altrimenti verrà assegnato un fornitore automaticamente su base casuale.

La cosa migliore da fare è consultare tutte le offerte sul mercato libero giocando d’anticipo, così da individuare la soluzione più conveniente. Se si ha bisogno di tempo per prendere una decisione accurata, si può tranquillamente continuare ad usufruire del Servizio Elettrico Nazionale fino alla scadenza.

Nessuno si troverà quindi senza energia nella propria casa, dato che è di diritto come stabilito per legge. La differenza sta nel fatto che, se si aspetta il termine della scadenza e viene assegnato un gestore casuale, potrebbe capitare un’offerta svantaggiosa e potremmo non essere a conoscenza delle tariffe fino al pagamento della bolletta.

Come funziona il mercato libero dell’energia?

Il mercato libero dell’energia è stato introdotto gradualmente a partire dal 2007 per consentire ai consumatori di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e gas naturale. La liberalizzazione ha separato le fasi di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia. La produzione e la vendita di energia sono aperte alla concorrenza, mentre la trasmissione e la distribuzione rimangono sotto il controllo di enti regolatori e compagnie di servizio pubbliche. I consumatori hanno la libertà di scegliere il proprio fornitore energetico tra una serie di compagnie presenti sul mercato. Ci sono numerosi fornitori, tra cui quelli storici (come ENEL per l’elettricità e Snam per il gas) e altri operatori privati.

 

Dopo aver scelto un fornitore, i consumatori firmano un contratto che stabilisce i dettagli del servizio, inclusi i costi, la durata del contratto, le modalità di pagamento e altre condizioni specifiche. Una volta concluso il contratto, il fornitore scelto si occupa di fornire l’energia elettrica o il gas naturale attraverso la rete di distribuzione locale, un compito dei gestori di rete, che garantiscono l’affidabilità del servizio. Il fornitore emette le bollette per l’energia consumata in base alle condizioni contrattuali stabilite, che possono comprendere costi fissi, costi variabili basati sul consumo effettivo, tasse e altri addebiti.

Le offerte più convenienti nel mercato libero oggi

Enel Energia si classifica tra i fornitori migliori, con proposte davvero competitive e tanti vantaggi da offrire agli utenti. L’offerta Enel Flex Luce offre tariffe indicizzate al PUN per la luce, un corrispettivo di vendita bloccato per un anno e il cambio fornitore luce senza alcun vincolo. Questo ultimo punto spinge le persone a provare il servizio, dato che possono effettuare un passaggio ad un altro fornitore quando vogliono.

Altre offerte che si stanno facendo notare sul mercato sono Sorgenia Next Energy Sunlight, NeN Special 48 e A2A Energia Smart Casa+. Ciò che accomuna queste tre soluzioni è la possibilità di scegliere un’offerta con il prezzo bloccato per un anno oppure a prezzo indicizzato. Le tariffe potrebbero cambiare e altri fornitori potrebbero offrire prezzi più competitivi, quindi è sempre consigliato confrontare le varie proposte periodicamente.

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