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Potenza impegnata: tutto quello che serve sapere

Potenza impegnata: tutto quello che serve sapere

Al giorno d’oggi, considerando i costi elevati per la fornitura di energia, la potenza impegnata è diventato un parametro fondamentale per dimensionare correttamente il consumo di gas e luce. Questa grandezza va ad incidere non soltanto sulle prestazioni delle utenze domestiche e aziendali, ma anche sulla gestione economica delle bollette. In questo articolo, parleremo in dettaglio del significato di potenza impegnata, sulle modalità di calcolo e delle implicazioni per consumatori e fornitori in termini di costi e necessità energetiche.

Tabella dei Contenuti

Cos’è la potenza impegnata del contatore 

La potenza impegnata è il massimo livello di potenza elettrica, misurata in kilowatt (kW). Ogni utente può prelevarla dalla rete contemporaneamente senza provocare interruzioni o malfunzionamenti.  

Questo parametro è fondamentale per definire il contratto di fornitura energetica, poiché influenza direttamente i costi fissi sulla bolletta. Scegliere correttamente il livello di potenza elettrica è fondamentale per un motivo semplice: creare equilibrio tra il costo dell’energia consumata e la capacità di utilizzare simultaneamente vari apparecchi elettrici

Quando un contratto di fornitura elettrica viene stipulato o modificato, è importante valutare nel modo corretto la potenza impegnata. Questa decisione va basata sulle effettive necessità e sulle abitudini di consumo, considerando anche il numero e il tipo di elettrodomestici in uso.  

Se la potenza impegnata è troppo bassa, si verificheranno frequenti distacchi automatici del contatore quando il consumo effettivo supera il limite stabilito. Contrariamente, quando la potenza è troppo elevata, si paga di più e non si ottengono dei veri e propri vantaggi pratici. 

 

Potenza impegnata contatore: come vederla 

La potenza impegnata del proprio contatore va controllata usando i seguenti accorgimenti: 

  • Consultare la bolletta elettrica: è generalmente riportata in modo chiaro nelle prime pagine della bolletta, dove vengono indicati i kW scelti in fase di contrattazione. 
  • Guardare direttamente sul contatore: nei contatori moderni, soprattutto quelli digitali, la potenza impegnata si visualizza premendo determinati pulsanti.  
  • Contattare il proprio fornitore di energia: in caso di informazioni poco chiare o dubbi, va contattato il servizio assistenza al proprio fornitore. L’operatore può fornire dettagli non solo sulla potenza impegnata, ma su eventuali modifiche future. 

 

Differenza tra potenza impegnata e potenza disponibile 

La potenza impegnata e la potenza disponibile spesso vengono confusi tra loro. La potenza impegnata è la quantità di energia elettrica che il cliente non deve superare e che viene stabilita al momento della sottoscrizione del contratto di fornitura elettrica. Questo valore influisce sulla sua fatturazione e sugli oneri di rete.  

Invece, la potenza disponibile è la massima quantità di energia elettrica che può essere utilizzata in un dato momento, stabilita dalla capacità dell’impianto e dall’intervento del limitatore di potenza del contatore

 

Potenza impegnata e potenza disponibile: le differenze

Ecco la tabella comparativa per capire meglio le differenze tra potenza impegnata e potenza disponibile:  

Massima potenza prelevata (da bolletta)  Potenza impegnata effettivamente necessaria 
tra 2,3 e 2,7 kW  2,5 kW 
tra 1,6 e 2,2 kW  2,0 kW 
tra 1,1 e 1,6 kW  1,5 kW 
minore di 1,1 kW  1,0 kW 

 

Quanto costa aumentare la potenza del contatore? 

Il costo per aumentare la potenza del contatore varia in base a diversi fattori, tra cui il fornitore di energia, la zona geografica e le specifiche tecniche dell’impianto. Di solito, l’aumento comporta sia una variazione della tariffa fissa sia eventuali costi associati agli interventi tecnici necessari per modificare la capacità del contatore. Vediamo i dettagli: 

  • Costi fissi e variabili: ogni fornitore applica una tariffa per modificare il contratto di fornitura di energia elettrica. Parliamo di costi di manodopera e materiali. Inoltre, le tariffe fisse mensili potrebbero aumentare perché viene fornita una maggiore quantità di energia disponibile. 
  • Tipologia di intervento: in base all’impianto esistente, l’intervento potrebbe essere più o meno complesso. Ad esempio, il costo può variare notevolmente tra l’installazione di un nuovo contatore e la modifica di quello già esistente. 
  • Autorizzazioni e normative: in alcuni casi, bisogna aspettare l’approvazione da parte degli enti locali o nazionali. Ciò può comportare ulteriori spese e ritardi. 

Per stimare accuratamente il costo, è necessario contattare direttamente il proprio fornitore di energia e richiedere il dettaglio delle spese previste. Inoltre, bisogna valutare attentamente se l’aumento della potenza impegnata è realmente utile per gestire in modo più efficace i consumi energetici

 

Conclusioni e riflessioni finali 

Comprendere la potenza impegnata è fondamentale per due motivi: ottimizzare il proprio contratto di fornitura energetica e contribuire all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Una scelta oculata basata sulle proprie esigenze domestico-lavorative porta a gestire in modo più consapevole le risorse energetiche. 

Rivedere periodicamente i propri consumi e la potenza impegnata consente di adeguarsi a eventuali cambiamenti, come l’acquisto di nuovi elettrodomestici o modifiche nella routine familiare. Agendo così, si evitano tutti i costi superflui in bolletta. Inoltre, scegliere in modo oculato aiuta a ridurre il carico sulla rete elettrica, promuovendo l’uso più sostenibile delle risorse energetiche. 

È anche importante parlare con il proprio fornitore di energia per assicurarsi che l’offerta in atto sia la più adatta alle proprie necessità. I fornitori spesso offrono tariffe vantaggiose oppure suggeriscono metodologie per ottimizzare di più i consumi e la potenza impegnata. 

La gestione attenta della potenza impegnata porta non soltanto a una riduzione complessiva delle spese in bolletta, ma contribuisce anche alla protezione dell’ambiente attraverso un consumo più responsabile e sostenibile. Ricordiamo quindi l’importanza di fare scelte informate e di riconsiderare periodicamente le necessità energetiche personali in funzione degli sviluppi tecnologici e delle variazioni nello stile di vita.

F.A.Q. sulla potenza impegnata

Con una potenza impegnata di 3 kW, si consiglia di non accendere più di 2 elettrodomestici contemporaneamente: ad esempio, meglio evitare di accendere forno e lavatrice insieme.

Per aumentare la potenza impegnata è necessario inoltrare una richiesta al proprio fornitore di energia. La procedura comprende la verifica della disponibilità della maggiore potenza da parte del distributore locale, l’aggiornamento o sostituzione del contatore esistente, se necessario, e l’adeguamento del contratto di fornitura elettrica, con possibile variazione della tariffa a seconda della nuova potenza scelta. 

Leggi qui per richiedere l’aumento di potenza delle fornitura con Enel da 3 a 6 Kw.

È consigliabile aumentare la potenza del contatore quando si verificano frequenti interruzioni dovute a sovraccarichi o quando si prevede l’acquisto di nuovi elettrodomestici ad alto consumo energetico 

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